Tresenta

  • Destinazione: Tresenta
  • Zona alpina: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso: Gruppo Ciarforon-Punta Fourà [Alpi del Gran Paradiso]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valsavarenche
  • Difficoltà: F+
  • Data: 04/08/2017
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Pont
  • Altitudine partenza: 1960
  • Altitudine arrivo: 3609
  • Dislivello: 1649
  • Attacco percorso: dal parcheggio di Pont inizio strada sterrata e poi ponte sul Savara
  • Esposizione: nord-est
  • Punti di appoggio: Rifugio Vittorio Emanuele

Cima di 3609 m, del gruppo del Gran Paradiso in Valsavarenche, salita dal Rifugio Vittorio Emanuele II: la Tresenta. Difficoltà F+.

Accesso

Si percorre la strada della Valsavarenche fino al piazzale di Pont Valsavarenche dove si lascia l’auto.

Cartello indicatore

Itinerario

Si prende il sentiero n. 1 per il Rifugio Vittorio Emanuele II, si attraversa dopo poco il ponte sul Savara e si gira a destra sempre su strada che porta al Rifugio Tètras Lyre (2000 m) a 15 minuti dal piazzale; dopo si prosegue su sentiero.

Rifugio Tètras Lyre

Sentiero

Sentiero ben tracciato e molto frequentato.

Salendo sul sentiero

In salita belle vedute sulle cime della zona.

Vista sulla Becca di Monciair

Appare alla vista la nostra meta.

La Tresenta

Si arriva al Rifugio Vittorio Emanuele.

Rifugio Vittorio Emanuele

Laghetto

Itinerario dal rifugio

Al mattino si traversa sulla chiusa del laghetto (vedi foto precedente presa al pomeriggio) e si sale sulla morena che racchiude a nord il ghiacciaio di Montcorvé (molto ridotto).

Prime luci

Si risale la cresta seguendo la traccia di ometti fino alla parte pianeggiante (attenzione a non lasciarsi trarre in inganno dagli ometti sul torrente, ma rimanere alla sinistra di esso salendo).

La Tresenta all’orizzonte

Dopo lungo percorso si sale poi verso destra seguendo gli ometti per accedere alla parte esterna del ghiacciaio di Montcorvé e su neve dura si risale (proseguendo diritti si andrebbe verso il Col del Gran Paradiso).

Ripida spalla

Ci si porta poi sul pietrame a destra.

Su pietre instabili

Si sale la ripida spalla di sfasciumi (anche le pietre più grandi sono mobili!) con radi ometti che indicano il percorso. Percorso che non è obbligato.

Dopo la spalla si perviene alla cresta, meno ripida e con rade tracce di sentiero, con la cima ben visibile.

Parte più pianeggiante

Salendo

Nella parte finale ci si avvicina alla cresta puntando verso un evidente ometto.

Segnale in cresta

La cima della Tresenta

Ultimi metri con il Ciarforon alle spalle

Angelo in vetta alla Tresenta

Roberto con la Becca di Montcorvé

Cima panoramica.

Cima di Ceresole

Ghiacciaio di Noaschetta

La Becca di Gay in primo piano e poi la Roccia Viva e il Gran San Pietro.

Becca di Gay

Si vedono molto bene i Becchi e in particolare il Becco Meridionale della Tribolazione.

Becco Meridionale della Tribolazione

Bella apertura sul Gran Paradiso e Il Roc sulla destra.

Gran Paradiso, 4061 m e Il Roc 4026

Ritorno

Per lo stesso itinerario.

Materiali: attrezzatura che varia in funzione delle condizioni. Meglio avere ramponi e piccozza.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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