Cima di 3609 m, del gruppo del Gran Paradiso in Valsavarenche, salita dal Rifugio Vittorio Emanuele II: la Tresenta. Difficoltà F+.
Accesso
Si percorre la strada della Valsavarenche fino al piazzale di Pont Valsavarenche dove si lascia l’auto.
Itinerario
Si prende il sentiero n. 1 per il Rifugio Vittorio Emanuele II, si attraversa dopo poco il ponte sul Savara e si gira a destra sempre su strada che porta al Rifugio Tètras Lyre (2000 m) a 15 minuti dal piazzale; dopo si prosegue su sentiero.
Sentiero ben tracciato e molto frequentato.
In salita belle vedute sulle cime della zona.
Appare alla vista la nostra meta.
Si arriva al Rifugio Vittorio Emanuele.
Itinerario dal rifugio
Al mattino si traversa sulla chiusa del laghetto (vedi foto precedente presa al pomeriggio) e si sale sulla morena che racchiude a nord il ghiacciaio di Montcorvé (molto ridotto).
Si risale la cresta seguendo la traccia di ometti fino alla parte pianeggiante (attenzione a non lasciarsi trarre in inganno dagli ometti sul torrente, ma rimanere alla sinistra di esso salendo).
Dopo lungo percorso si sale poi verso destra seguendo gli ometti per accedere alla parte esterna del ghiacciaio di Montcorvé e su neve dura si risale (proseguendo diritti si andrebbe verso il Col del Gran Paradiso).
Ci si porta poi sul pietrame a destra.
Si sale la ripida spalla di sfasciumi (anche le pietre più grandi sono mobili!) con radi ometti che indicano il percorso. Percorso che non è obbligato.
Dopo la spalla si perviene alla cresta, meno ripida e con rade tracce di sentiero, con la cima ben visibile.
Nella parte finale ci si avvicina alla cresta puntando verso un evidente ometto.
Cima panoramica.
La Becca di Gay in primo piano e poi la Roccia Viva e il Gran San Pietro.
Si vedono molto bene i Becchi e in particolare il Becco Meridionale della Tribolazione.
Bella apertura sul Gran Paradiso e Il Roc sulla destra.
Ritorno
Per lo stesso itinerario.
Materiali: attrezzatura che varia in funzione delle condizioni. Meglio avere ramponi e piccozza.