Bella montagna di 3075 m, in Val di Viù, ben visibile da Torino: la Torre d’Ovarda, salita da Lemie per l’Alpe d’Ovarda e da lì al Colle Costafiorita e poi alla cima.
Accesso
In macchina fino a Lemie e successivamente all’Alpe d’Ovarda su strada sterrata.
Itinerario
Ci si dirige verso il Colle Costafiorita.
Si prosegue per prati verso il colle.
Si arriva al Colle Costafiorita.
Dal colle ci si dirige verso ovest con un lungo traverso su quello che viene chiamato “sentiero dei camosci”. Conviene indossare il casco.
Si sale in diagonale.
Siamo stati preceduti da “compagni di cammino” in colonna, un nutrito gruppo di stambecchi maschi.
Si prosegue passando sotto la Punta Orientale per raggiungere il costone che separa il Vallone di Venaus dal Vallone di Servin.
All’orizzonte il Monviso con il Visolotto, la Punta Gastaldi e la Punta Roma alla sua destra.
Si continua fino alla quota 2753 m che individua un evidente canale roccioso, la salita diventa più impegnativa. Quindi si sale camminando su ripide rocce smosse, il percorso non è mai obbligato.
Si prosegue verso il Colletto d’Ovarda e poi con facile arrampicata si raggiunge la sommità della Punta Centrale in 15 minuti circa.
(Abbiamo fatto variazioni con passaggi di arrampicata, difficoltà F; nella foto seguente si vede Giorgio su una crestina).
Il tratto di cresta non presenta particolari difficoltà.
La cima è a 3075 metri.
Se non sale la foschia dal basso, il panorama è molto ampio: bell’apertura sulle cime delle Valli di Lanzo, in primo piano a sinistra nella foto la Croce Rossa e alla sua destra la Punta d’Arnas.
Si impone inoltre l’Albaron di Savoia con ai suoi fianchi la Punta Collerin, la Punta Chalanson e la Piccola Ciamarella.
Sulla vetta Angelo, Piero, Roberto e Giorgio in posa.
Ritorno
Per la stessa via. Occorre considerare che il percorso è lungo.
Materiali: normale dotazione da escursionismo, meglio avere il casco per la parte in cui ci sono tratti di arrampicata.