Punto culminante della Cresta che nella Valle del Lys va dal Passo di Rissuolo a quello dell’Alpetto: la Punta di Rissuolo, 3104 m, salita per la breve Cresta Nord. Gita con notevole dislivello rispetto alla lunghezza del percorso, adatta ad escursionisti esperti, da fare con tempo stabile.
Accesso
Da Pont Saint-Martin si risale la Valle del Lys, si supera l’abitato di Gressoney Saint Jean e si giunge al bivio, a destra, per la frazione di Biela o Bielen cartello indicatore dopo alcuni tornanti. Si percorrono alcune centinaia di metri e si arriva a un piccolo parcheggio, dove si lascia l’auto.
Itinerario al Passo di Rissuolo
Da lì si seguono le indicazioni del sentiero 8 (sul muro di una abitazione), si passa nei pressi di una fontana andando verso destra su una mulattiera. Dopo poco si devia a destra su sentiero per ricongiungersi alla mulattiera più avanti e passare in prossimità di un punto in cui ci sono alcune macchine agricole in un riparo naturale.
Dopo, su sentiero ben segnato e tenuto, si sale decisamente nel bosco con ripide svolte (gli attacchi decisi nella prima parte dei sentieri sono una caratteristica per la particolare morfologia della valle). Si giunge in prossimità di rocce e il sentiero traversa verso sinistra, alta valle, sempre nel bosco e più avanti su prato.
Si raggiunge una zona prativa e si passa due piccoli torrentelli e con un traverso si punta alle due costruzioni di Òndrò Ciampono, a 2012 m.
Con una decisa svolta verso est si sale la dorsale fino alle Òbrò Ciampono, 2137 m, alpeggio utilizzato nella seconda parte del periodo estivo da un pastore di pecore che si sposta tra tre alpeggi della valle.
Quindi si continua su terreno di pastura, umido, con tracce meno evidenti per costeggiare e poi attraversare, verso destra, più avanti il piccolo corso d’acqua: Tschampònôbach.
Questo tratto richiede attenzione per non perdere la traccia. Più avanti, dopo una decisa salita, si attacca una bella cengia che non è visibile dal basso e che va verso destra sotto una bastionata rocciosa.
Si sbuca su una zona prativa e si va verso sinistra. Oltre i prati si raggiunge una pietraia e dopo un tratto che sale più deciso per raggiungere la parte più alta del Vallone di Ciampono.
Si prosegue mantenendo la destra in una zona detritica fino a scendere verso il centro con una breve diagonale su terreno franoso, noi abbiamo trovato i “resti” di un nevaio.
Dopo la salita diventa erta per raggiungere il passo su terreno di fine detrito instabile.
Si apre la vista sull’ampia conca con il Lago Nero.
Itinerario alla Punta di Rissuolo
Dal Passo di Rissuolo si va decisamente a destra e su terreno roccioso, con traccia indicata da ometti, facendo prima una svolta verso destra e poi una verso sinistra. Si approccia una breve cengia e dopo si risale decisamente su rocce, non sempre stabili, e su pietrisco avendo come riferimento un grosso ometto, ben visibile in alto.
Raggiunto il quale rimane da percorrere un tratto della cresta sommitale, in alcuni punti aerea ma senza presentare particolari difficoltà in direzione della cima dove è presente un grosso ometto.
In cima
Sotto l’ometto c’è il quaderno di vetta (al momento della nostra ascensione nell’anno si erano segnate solo due persone!).
Si vede la cresta che porta al Corno Carro.
Verso nord domina la scena il Corno Bianco, 3320 m,
e più ad ovest la Punta Ciampono, 3232 m.
Ritorno
Avviene per la stessa via scendendo prima al Passo di Rissuolo
poi nel vallone, eventualmente con neve e sicuramente tra terra e detriti; percorso che prevede anche una breve risalita. Successivamente il vallone si apre.
Bella vista sulla costiera di fronte alla Testa Grigia e Monte Pinter e il Rothorn e Piccolo Rothorn a destra.
Materiali: normale dotazione escursionistica, in base al periodo e con abbondante neve la salita al colle può necessitare di ramponi.