Grande Traversière

  • Destinazione: Grande Traversière
  • Zona alpina: Alpi Graie [sez. 7]
  • Gruppo montuoso: Gruppo Grande Sassière-Tsanteleina [Alpi della Grande Sassière e del Rutor]
  • Regione: [IT] Valle d'Aosta
  • Valle: Valgrisenche
  • Difficoltà: PD
  • Data: 18/08/2015
  • Traccia GPX: Non disponibile
  • Partenza: Usellières
  • Altitudine partenza: 1785
  • Altitudine arrivo: 3496
  • Dislivello: 1711
  • Attacco percorso: per la partenza dal rifugio seguire il sentiero 12C per il Colle Bassac Déré
  • Esposizione: nord-ovest
  • Punti di appoggio: Rifugio Bezzi

Una bella montagna posta sulla cresta spartiacque tra la Valgrisenche e la Valle di Rhêmes: la Grande Traversière. Si erge tra la Punta Bassac Sud e la Punta Bassac Nord. Vista dalla Valgrisenche, la Grande Traversière appare come una bassa piramide rocciosa che si innalza dal ghiacciaio di Bassac, ghiacciaio che ha una serie di lingue, una di queste si abbassa molto verso i pianori del Vaudet (vedi foto sotto).

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Grande Traversière

Il versante orientale della montagna, che dà sulla Valle di Rhêmes, poggia sui modesti ghiacciai di Traversière settentrionale e centrale.

Itinerario

Da Usellières in Valgrisenche si segue la strada sterrata, interdetta al transito dei mezzi non autorizzati, si tralascia la deviazione a sinistra per il Rifugio Chalet de l’Épée (vedi itinerario per la Becca di Tei) sino all’altezza dell’alpeggio diroccato di Saxe Savoie, posto sulla sinistra del torrente. Si prosegue lungo il  sentiero che costeggia il torrente sul versante destro idrografico e che supera il tratto più stretto della valle, dove di solito si trova un  nevaio. Si prosegue salendo sui pascoli e, superati alcuni gradoni erbosi, si arriva al Rifugio Bezzi, da segnalare per l’ottima cucina. (Sito del rifugio: www.rifugiobezzi.com)

Rifugio Bezzi visto dall’alto

Dal rifugio seguire il sentiero 12C per il Col Bassac Déré. Si supera un tratto caratterizzato da grandi massi erratici, dopo di questi appena possibile abbandonare il sentiero e risalire i pendii erbosi sulla sinistra.

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Pendii erbosi

Successivamente entrare, appoggiando verso destra, in un ampio canalone, di moderata pendenza, che si innalza in direzione delle cuspidi rocciose della Punta Bassac Sud.

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Pietraia

In alto il canalone si allarga e, appoggiando a sinistra (rari ometti), ci si porta sul culmine dello sperone detritico che separa il canalone dal bacino del Ghiacciaio di Bassac, più o meno a quota 3100 m. Da questo punto, si prendeva la vecchia via detta “Via del Corridoio”  salendo una ventina di metri, e iniziando un lungo traverso orizzontale verso sinistra (nord) su di un pendio inclinato mediamente a 45° e che precipita su ciò che resta delle antiche seraccate (tratto delicato AD).

Itinerario su ghiacciaio

Viste le condizioni del ghiacciaio, negli ultimi anni, conviene salire ancora per portarsi poi sullo stesso circa 100 metri più in alto (vedi foto presa da Internet, il tracciato da percorrere è segnato in rosso).

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Tracciato

Continuare ad attraversare, sempre verso nord in direzione della base della ben visibile Cresta Nord della montagna.

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Ghiacciaio sotto la Grande Traversiere

Raggiunto l’attacco della cresta della cima in prossimità di un colletto nevoso, traversare per portarsi al colletto tra la Grande Traversière e la Punta Bassac Nord.

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A fine traverso

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Cresta terminale di salita

Risalire la cresta con roccia e neve fino alla cima.

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Vicino alla cima

Sulla cima c’e una croce. Panorama stupendo.

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Sulla cima della Grande Traversière

Splendida apertura sul Gran Paradiso e su Il Roc.

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Vista sul Gran Paradiso

Ritorno

Discesa lungo l’itinerario di salita.

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Ghiacciaio percorso in salita e poi in discesa

Crepacci

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Stambecchi con  la Punta Bassac Nord sullo sfondo

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Il ghiacciaio di Bassac sullo sfondo

Si può tagliare Pian Vaudet verso il sentiero 12B che poi scende al rifugio. (Ottima la carta dei sentieri n. 3 del nostro amico Marco Blatto e Luca Zavatta, L’Escursionista Editore).

Materiali: corda, piccozza e ramponi, normale dotazione per la sicurezza su ghiacciaio e conviene avere caschetto.

About author

Roberto Gardino

Sono un insegnante di Educazione Fisica, appassionato di montagna, sempre alla scoperta di nuove mete. Ho fondato, con amici, la Compagnia della Cima. Sono attento all'educazione dei giovani, andando spesso in montagna con gruppi numerosi.

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